Intervista a … Enrico VIII!

Noi ragazzi di 2G del polo musicale Ennio Morricone, dopo aver studiato la riforma protestante e tutto quello che ne conseguì, per interiorizzare ancora di più questo momento storico, ci siamo trasformati in veri e propri giornalisti e abbiamo realizzato delle “interviste impossibili” a un personaggio che ci ha colpito particolarmente: Enrico VIII. Qui di seguito due delle nostre interviste, la prima più formale mentre la seconda più spiritosa. Buona immersione nella storia!

INTERVISTA di Aurora Gazzaniga e Alessio Pjetri

Oggi andremo a fare un’intervista a Enrico VIII, un re molto famoso; andremo a chiedergli un po’ della sua storia.

Salve Enrico VIII, oggi siamo venuti a farle visita per alcune domande: innanzitutto come sta oggi?

E: Io sto bene, grazie. 

Quando è nato e dove? 

E: Sono nato a Greenwich nel giugno del 1491.

Sappiamo che la sua storia è un caso molto complesso, perciò vorremmo chiederle come mai ha litigato con il papa.

E: Questa storia è lunga quanto scomoda.  

Se la sente di spiegarci meglio questa rottura con il papa Clemente VII? Con colui che non le voleva concedere il divorzio con Caterina d’Aragona, giusto? 

E: Sì esattamente, non voleva farmi divorziare da mia moglie; ho provato a parlare con lui, ma non voleva per nessun motivo che io divorziassi. 

Come mai? 

E: Perché Caterina era una parente di Carlo V, l’imperatore, e il papa aveva bisogno del suo supporto, anche perché quei momenti erano periodi bui. 

In che senso “periodi bui”?

E: In quel periodo, da quel che so io, esisteva la vendita delle indulgenze: la Chiesa, in cambio di denaro per costruire basiliche e vivere nel lusso, cancellava tutte le pene, assicurando il paradiso. Un vero e proprio commercio! Fu così che un certo Martin Lutero appese delle tesi, 95 per la precisione, sulla porta della cattedrale di Wittenberg, con le quali condannò questa pratica blasfema ed elaborò una nuova dottrina che si distaccava da quella cattolica.

Quando furono appese quelle tesi?

E: Il 31 ottobre del 1517; me lo ricordo benissimo! Anche perché da lì nacque la riforma protestante, appoggiata dai principi, che in realtà volevano solo maggiore autonomia dall’imperatore e ottenere le terre della Chiesa. Lo appoggiarono anche i contadini che richiedevano maggiore libertà, ma le loro rivolte furono soppresse dai principi. A Lutero non convenne sostenere i contadini …non è di certo stolto! Il suo obiettivo era continuare la “rivolta contro la chiesa” e i ricchi principi erano degli ottimi alleati.

Ritornando a noi, perché voleva divorziare con Caterina d’Aragona?

E: Perché mi ero innamorato di una nobildonna inglese, Anna Bolena, ma il papa alla mia richiesta mi scomunicò nel 1533. 

Poi cosa è successo? 

E: Mi sono opposto al papa e ho sancito nel 1534 la nascita della Chiesa Anglicana, con a capo il re inglese … nonché io!

Grazie per aver risposto alle nostre domande, le auguriamo buona giornata! 

E: Prego e arrivederci!                                                                                        

INTERVISTA di Elisa Barbieri e Noel Accordino

 Buongiorno signore, come sta?

E: Bene grazie e voi?

Molto bene anche noi! Possiamo cominciare dato che siamo molto curiosi. Prima di tutto, come si chiama e quando è nato?

E: Allora, mi chiamo Enrico VIII e sono nato a Greenwich il 28 giugno 1491.

Cosa succede nella sua vita?

E: Nella mia vita ho molti problemi, tra cui Caterina d’Aragona.

E che cos’è che le ha fatto di male questa povera donna?

E: No, lei non ha fatto niente! Sono io che non la amo più; mi interessa solo e soltanto un’altra donna bellissima.

Scusi se ci intromettiamo nella sua vita privata, ma vorremmo davvero sapere il nome della “bellissima” fortunata.

E: Va bene, ve lo svelo ma dovete promettermi di non rivelarlo a nessuno. Avvicinatevi che ve lo sussurro all’orecchio. Si chiama Anna Bolena: la amo talmente tanto da pensare tutto il giorno a lei e il mio cuore si scioglie solo a guardarla.

E perché non vuole divorziare con Caterina d’Aragona?

E: Io vorrei e ci ho provato, ma quella “testa dura” del papa non me lo consente perché mia moglie è imparentata con Carlo V, l’imperatore.

Ci dispiace moltissimo, signore Enrico VIII. Per distogliere la mente da questi tristi pensieri, ci parli un po’ di qualcos’altro della sua vita.

E: Certamente. Mi sono opposto alle teorie di Martin Lutero e per questo nel 1521 ho ottenuto dal papa Leone X il titolo di “Difensore della fede”. Ora le cose con la Chiesa di Roma, però, come vi ho detto, sono un po’ cambiate e ben presto assisterete a una grande separazione! Tenetevi pronti!

Grazie di essere stato con noi questa sera. Allora, nella prossima puntata, intervisteremo anche questo
Martin Lutero per farci raccontare le teorie su cui Lei non è d’accordo. In bocca al lupo per la sua situazione sentimentale! Grazie ancora e arrivederci!

E: Grazie a voi per avermi ascoltato. A presto!

Grazie Prof

Grazie per averci insegnato ad essere noi stessi e ad amare.

Grazie per averci aiutato a rialzarci.

Grazie per averci insegnato a rispettare tutti e a non avere paura del giudizio altrui.

Grazie anche per quando ci ha sgridato, perché so che lo ha fatto per il nostro bene.

Grazie per averci insegnato ad amare noi stessi come siamo, grazie a lei ho imparato ad accettarmi come sono.

Grazie per esserci stata in questi due anni, ma la ricorderemo per sempre.

Grazie anche per i piccoli gesti che ha fatto per noi, la nostra è una classe difficile, ma lei è riuscita a farne una vera e propria squadra.

Grazie per avermi portato nella giusta via dello studio.

Grazie per averci istruito con pazienza e la giusta severità, ha lasciato in noi un’impronta importante.

Grazie per avermi aiutato a cavarmela quasi sempre da sola.

Grazie perché, anche se quando siamo arrivati in prima abbiamo pensato “chi è questa?”, dopo due settimane abbiamo capito che non saremmo mai riusciti a dimenticarla.

Grazie per le belle lezioni e spiegazioni che ci ha fatto.

Grazie perché con lei non abbiamo solo imparato la Grammatica o la Storia, ma anche a creare solide amicizie.

Grazie per avermi aiutato a riconoscere non solo i miei pregi, ma anche i miei difetti.

Grazie per avermi incoraggiato a studiare.

Grazie per averci consolato nei momenti difficili e aver sempre creduto in noi, ma soprattutto per gli abbracci dati in segreto nell’aula insegnanti.

Caterina, Sara, Stella, Greta, Aurora, Matteo, Valentina, Anastasia, Kevin, Mirko, Sofia, Devon, Youssef, Cristian, Simone, Luca, Martina ( 2H )

 

La ringraziamo per questo fantastico anno che tra urla e romanzine è giunto al termine.

La ringraziamo per averci accompagnato a Pietragavina e averci aiutato a rafforzare i nostri rapporti.

La ringraziamo per non averci mai dato troppi compiti.

La ringraziamo per i ricordi che ci ha lasciato.

La ringraziamo per averci consolato con le sue parole quando ne avevamo bisogno.

La ringraziamo perché ci ha ascoltato e per la sua sincerità.

La ringraziamo perché, anche se l’abbiamo avuta solo per un anno è riuscita a farci affezionare a lei.

La ringraziamo per la sua pazienza nell’insegnarci a scrivere.

La ringraziamo perché, anche se non scherzava tanto, abbiamo capito grazie a lei che a scuola non si scherza, ma si impara.

La ringraziamo per averci insegnato che, se apparentemente siamo uguali, ognuno di noi ha la propria personalità e i propri sogni da inseguire.

La ringraziamo per aver reso le lezioni piacevoli.

La ringraziamo per aver sopportato le nostre dimenticanze, forse è stata troppo buona.

La ringraziamo per la giusta nota di ironia che ha portato quest’anno, i suoi aneddoti ci accompagneranno nella vita.

La ringraziamo per averci fatto riflettere sul nostro comportamento un po’ troppo orgoglioso e poco umile.

Alessio, Mario, Sebastiano, Marco, Martina, Aurora, Lucia, Sara, Daniele, Nicolò, Anna, Rebecca, Melissa, Mauro, Christian, Matteo ( 1H )

 

Professoressa Rita Inglese, le auguriamo una bellissima pensione!

Laboratorio di Arte: una scolaresca creativa

 Voghera. La scolaresca della 1C plesso Giovanni Plana si aspettava l’ennesima noiosa, monotona e banale lezione di storia dell’arte, quando l’insegnante fece all’improvviso una proposta talmente bella da far saltare di gioia gli alunni: andare nel laboratorio di arte a creare e modellare dei vasi d’argilla.

Si sentivano già tutti vasai professionisti! Tra qualche lezione si cuoceranno i recipienti nel forno nuovo, arrivato a scuola all’inizio dell’anno, sperando che i vasi durante la cottura non si crepino e non si rompano. Finita la forma dei vasi li dipingeranno talmente bene (si spera) da farli sembrare opere d’arte, e se non verranno confusi con altri, ogni alunno potrà portarsi a casa il suo. Chissà cosa succederà… gli alunni erano molto creativi e fantasiosi nel modellare i loro vasi di argilla. Sono stati realizzati recipienti di varie forme e dimensioni: anfore, ciotole, tazze, vasi grandi e piccoli, di forma rotonda, cubica e persino floreale. Questa speciale lezione è stata effettuata venerdì 8 e 15 marzo 2019.

Irene, Xhuejd, Malek, Adua, Rinore, Djily, Sara, Andrea