Una bella sorpresa

Il venerdì mattina da noi si comincia bene: scienze motorie!
Al termine, torniamo lentamente in classe perché ci aspetta una lezione di italiano.
Ma oggi appena seduti ai nostri posti … sorpresa ! Entra in classe il presidente del Consiglio di Istituto, il signor Robert Burn, con un altro signore che noi non conosciamo. Solo Luca lo saluta.
E poi la spiegazione.
Il signore sconosciuto si presenta: si chiama Volfango Rizzi ed è venuto a consegnare una medaglia proprio a Luca che mercoledì 16 marzo ha partecipato ai Campionati Provinciali Studenteschi di scacchi presso l’Auser di Voghera. Hanno partecipato all’evento tutti i gradi di scuola: primaria e secondaria di I e II grado della Provincia di Pavia. C’erano più di 100 studenti suddivisi in 24 squadre.
I quattro rappresentanti del nostro istituto sono tutti iscritti alla classe prima: oltre a Luca Cobzaru della 1^ E, Giuseppe Moroni, Luca e Manuel Chakaroun della 1D. Si sono confrontati con ragazzi della secondaria di primo grado che frequentano già la terza, ma non se la sono cavata tanto male. Pur non qualificandosi per le Regionali sono i primi tra gli esclusi.
Facciamo un bell’applauso al nostro compagno, mentre il signor Rizzi gli mette al collo la medaglia. Poi proponiamo di fare una fotografia perché vogliamo documentare l’evento.20160318_090858-edit
Prima di andarsene, il signor Rizzi ci invita tutti al gruppo scacchistico Oltrepo-Rivanazzano che si ritrova tutte le domeniche dalle 9,30 sino alle 12,30 presso l’asilo nido Pupi Solari in Via Tiziano 22 a Rivanazzano.
Allora arrivederci!

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Eddie

Il prezzo della libertà

 

La parola libertà può sembrare una parola semplice, ma è piena di significati. Libertà significa poter vivere senza essere sottomessi ad un potere che non si può contrastare, essere liberi di professare la propria religione ,di esprimere la propria opinione,di appartenere ad una etnia. Noi ci riteniamo fortunati, viviamo in un paese in cui per avere la libertà non bisogna pagare, un paese in cui la libertà è un diritto.

Sono molte le persone che ogni giorno rischiano la vita per ottenere la libertà. I migranti sono disposti a pagare fino a $ 2500 per attraversare il mar Mediterraneo e raggiungere l’Italia o la Grecia . Affrontano viaggi lunghi anche più di due settimane, vengono stipati nei barconi e poi abbandonati in mare; essi hanno solo la speranza che passi una motovedetta della Guardia Costiera e li porti in salvo. Non portano nulla con loro, soltanto i vestiti che indossano e il dolore di aver abbandonato tutto: la loro casa, la loro terra, i loro amici, le loro abitudini e i loro sogni.

La libertà, che per noi è il diritto più importante, per i migranti è la meta più ambita e pur di raggiungerla essi sono disposti a pagare qualsiasi prezzo. Anche con la vita.

Giulia, Melissa e Samuele

Intervista a MAJDA e NAIMA

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Abbiamo intervistato due nostre amiche per conoscere qualcosa in più del Marocco : ecco le interviste a Majda e a Naima

Ciao, chi sei?

Mi chiamo Majda, ho tredici anni. Sono nata in Italia da genitori marocchini, di Marrakech, una delle quattro città imperiali, cioè città bellissime perché sono state in epoche diverse, capitali del Marocco.
Marrakech è detta città rossa perché molte case e le mura stesse sono fatte di terra rossa.
Appena si arriva in città ci si accorge che il rosso è il colore dominante.

Sono molto diverse dalle nostre, le città del Marocco?

Accanto alla città vecchia (in Marocco si dice medina), sorgono i nuovi quartieri residenziali che le rendono simili alle città occidentali e poi ci sono le ville di lusso che soltanto le persone più ricche e famose possono acquistare.

Qual è la capitale del Marocco adesso?

La capitale attuale è Rabat, invece la città più grande e famosa è Casablanca.

 Qual è la forma di governo?

Il Marocco è una monarchia e il re è Mohamed VI, salito al trono nel 1999.
C’è anche un governo e un Parlamento e le ultime elezioni si sono svolte nel 2011.

 Com’è la scuola in Marocco?

In Marocco le scuole elementari durano 6 anni, le medie 3 e le superiori 3.
Accanto all’arabo fin dalle elementari si studia anche il francese.
L’analfabetismo è ancora diffuso, soprattutto fra le donne.
La metodologia si basa sulla “centralità” del maestro e non sulla centralità dell’alunno come avviene in Italia.

 Come ti trovi in Italia?

Io mi sento più italiana che marocchina e vivo meglio in Italia.
Torno tutti gli anni a trovare i miei parenti, ho appena trascorso due mesi in Marocco, ma quando sono là, mi sento strana e io devo sembrare molto strana a loro, perché mi guardano come fossi un’extraterrestre!

 Tu invece chi sei?

Io mi chiamo Naima, sono mediatrice culturale e aiuto i ragazzi marocchini appena arrivati in Italia a imparare la lingua italiana per comunicare e poi per studiare.

Dove sei nata?

Provengo da Tetouan, a pochi chilometri dallo stretto di Gibilterra, una zona che risente molto dell’influenza spagnola.

Ci sono stranieri in Marocco?

In Marocco vivono molti stranieri, in particolare francesi, spagnoli e italiani e la popolazione straniera è in costante crescita. Grazie al regime fiscale marocchino e al processo di sviluppo economico, sempre più imprenditori stranieri si recano in Marocco, soprattutto spagnoli e francesi.
Certo sono più numerosi marocchini all’estero. La maggior parte è emigrata in Europa, principalmente in Francia , Spagna, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Germania.

Perché si lascia il proprio paese?

Le ragioni dell’emigrazione sono:
• economiche: cercare lavoro, un impiego migliore
• ragioni di studio: frequentare una scuola e conseguire un titolo di studio
• ragioni religioso-politiche: ricerca di una maggiore libertà.

 Come sono gli abiti tradizionali?

Gli abiti tradizionali marocchini sono confezionati con tessuti preziosissimi e ricami pregiati: alcuni sono addirittura d’oro zecchino!
Sono eleganti, preziosi, raffinati e nello stesso tempo comodissimi.
Vengono indossati per cerimonie particolari come i matrimoni o le nascite. Sono molto costosi e nel corso della stessa festa si usa indossare più di un abito (qualcuno arriva a cambiarsene sette). Inoltre non possono essere indossati per un’altra cerimonia familiare.

 

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Com’è la cucina del tuo paese?

Il principale piatto marocchino con cui la maggior parte delle persone ha familiarità è il couscous. Il manzo è la carne rossa mangiata più comunemente in Marocco. L’agnello è preferito, ma più raro a causa del suo alto prezzo. Anche il pollo è molto comune, e l’uso di prodotti della pesca sta aumentando nella cucina marocchina.
Il pane generalmente viene preparato in casa e si mantiene squisito per alcuni giorni.
Un dolce diffuso è il kaab el ghzal (“corna di gazzella”), un pasticcino ripieno di pasta di mandorle e ricoperto da zucchero. Un altro è l’halva shebakia, una pasta fritta a forma di cartellate, immersa in una pentola calda di miele e cosparsa di semi di sesamo. Gli halva shebakia sono biscotti consumati durante il mese di Ramadan. Diffusi anche i dolci di cocco al caramello.

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Grazie mille, care amiche. Venite ancora a trovarci. Ciao ciao.

Asia, Natalia, Federica, Fausto.