Si ricomincia …

Tra la nostalgia per le vacanze e …

L’estate è quasi terminata e si torna faticosamente e un po’ svogliatamente alla quotidianità.
Le mie vacanze estive sono state memorabili! Come sempre ho trascorso due mesi a Cegni, il paesino di montagna dove ho la casa.
Come tutti gli anni, puntualmente noi “Amici di Cegni” ci ritroviamo con amicizia ed entusiasmo.
C’è chi viene daMilano, come la Ginni, un’estrosa campionessa di softball, Sabrina da Reggio Emilia con la sua chitarra, Emma e Bianca da Seul, che litigano in Inglese per non farsi capire dai nonni, c’è Irene R., che vince un sacco di gare di Karate ma non lo dice per non vantarsi, c’è Irene T., Giacomo, Matteo …
Tanti amici con la voglia di stare insieme!
Fa sfondo alla nostra amicizia Cegni, che con le sue stradine in sassi è perfetto per prodezze in bicicletta; la pineta con sedie di legno raccoglie le nostre confidenze, il campo da pallavolo ospita partite e risate.
Cegni ha sapore di pane e Nutella sulle aie, di schita fritta dalla nonna di Nicolino, di corse sotto il cielo stellato, di nascondigli nei granai quando si gioca a guardie e ladri.
Il tempo è scandito dai rintocchi delle campana che suonano le ore, ma anche l’Ave Maria; le campane sono la voce del paese che suona per le feste o tristemente se qualcuno muore.
Quando le mie amiche mi vengono a chiamare mi sento libera e felice.
Il tempo passa tra risate e divertimento, ma quando arriva il momento dei saluti c’è qualcuno che piange, che dice che non vuole partire, che ha un’aria malinconica.
Cegni fa questo effetto perché, se per molti è un piccolo posto nel mondo, per qualcuno è il mondo.
Io sono partita triste come al solito, ma con la certezza che, quando noi “Ragazzi di Cegni” ci rivedremo, saremo più uniti ed amici.
Ho concluso le mie vacanze ad Alassio, dove il Sole si è divertito a dipingermi, scurendo la mia pelle e dorando i miei capelli.
Ho nuotato, fatto tuffi dal molo, mangiato cozze al ristorante sul lungo mare.
Mi piace ascoltare il rumore delle onde, leggero e ritmato, impetuoso e fragoroso.
Questa sono io dopo tre mesi indimenticabili con la visione dei monti negli occhi, la voce delle onde nelle orecchie, i rintocchi delle campane nel cuore.
Letizia  2^ E

Cegni

…  l’entusiasmo per il nuovo inizio

Sono le ore 8.10 del giorno 11 settembre 2017.
Con un po’ di anticipo ci incontriamo davanti alla scuola media Plana: stiamo per iniziare una nuova avventura!
Ci guardiamo intorno e, spaesate, emozionate e un po’ intimorite, cerchiamo dei volti amici: quelli dei nostri compagni delle elementari.
Corriamo da loro e ci abbracciamo per darci reciproco coraggio prima di affrontare questo nuovo percorso!
Immersi nei racconti delle vacanze estive, veniamo interrotti dall’inaspettato suono della campanella. Ci separiamo dai nostri amici, augurandoci un immenso “IN BOCCA AL LUPO!”.
Saliamo i tre gradini superando l’ormai secolare portone che ha visto entrare tanti ragazzi…e ora tocca a noi!!!.
Ci fermiamo nell’atrio e, su indicazioni della vicepreside che pronuncia i nostri cognomi a gran voce, ci rechiamo verso la nostra nuova classe con il cuore che batte a mille.
Entriamo, corriamo ad occupare i primi banchi cominciando ad osservare i volti degli altri ragazzi: questi saranno i nostri compagni di viaggio per i prossimi tre anni; ci accorgiamo di essere insieme anche ad alcuni nostri vecchi compagni … che gioia!
Veniamo subito accolti dalla professoressa di Storia e Geografia, che ci spiega brevemente le novità che ci riserverà quest’anno scolastico: nuovi professori, nuove materie, nuove regole, nuove responsabilità … ci sentiamo già più grandi e la scuola elementare è un vecchio ricordo.
Suona la campanella del cambio dell’ora e con la professoressa di matematica iniziamo il “tour” della scuola per ambientarci in questo grande edificio: biblioteca, laboratorio di scienze, aula di informatica, aula di tecnica, aula 3D… riusciremo a ritrovarle tutte?
Durante l’intervallo in corridoio (che bella novità!) iniziamo a socializzare con i compagni.
Le ore successive scorrono velocemente e al suono della campanella di fine mattinata ci rendiamo conto che il tanto atteso e temuto “primo giorno di medie” è già terminato.
Non vediamo l’ora che arrivi domani, ma prima corriamo ad abbracciare le nostre mamme raccontando loro impressioni ed emozioni di un giorno che non scorderemo mai!

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Sofia e Ludovica1^ A