Dalle nostre inviate a Manosque

Il gemellaggio con la scuola Mont d’Or di Manosque è ormai una consuetudine del nostro Istituto. Ecco cosa scrivono le nostre inviate.

Giorni indimenticabili a Manosque

Il giorno 14 febbraio 2018 ho avuto il privilegio di partire per Manosque, la graziosa cittadina francese gemellata con Voghera.
Le professoresse Besostri e Ferrari ci hanno accompagnato con garbo, professionalità e premura in questa entusiasmante esperienza.
Il viaggio in pullman è stato piacevole ed è trascorso tra chiacchiere, risate, racconti e magnifici paesaggi.
Ci lasciamo l’Italia alle spalle. Ragazzi, ci siamo: la France!.
Dopo pranzo, visitiamo l’Usine Occitane di Manosque, un famoso stabilimento che produce cosmetici naturali e subito siamo avvolti da profumi, essenze e morbide creme…

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All’imbrunire arriviamo al College Mont D’Or dove ci aspettano le famiglie ospitanti e l’insegnante di italiano Madame Celine Zadunaysky.
Finalmente conosco la mia simpatica famiglia francese: Fanny la mia corrispondente, suo fratello Fabian e la mamma Sandrine.
La loro casa è accogliente e rallegrata da Spidò, un cagnolone festaiolo e molto affetuoso…troppo affetuoso.
Ben presto ho scoperto che Fanny e famiglia non conoscono una sola parola di italiano e allora mi è toccato sfoderare tutto il mio francese.
Ogni tanto ricorrevo al piano B, quando iniziavano a parlare troppo velocemente, io calma dicevo : – Je n’ai pas compris, je suis désolée – .
Ah, ma c’era anche il piano C, una bella sbirciatina sul cellulare al traduttore italiano-francese.
Grazie di esistere, Google!
La famiglia ospitante è stata gentilissima e premurosa. Hanno cucinato specialità tipiche francesi insieme abbiamo guardato film (e quando scoppiavano a ridere lo facevo anch’io, anche se non capivo “un tubo”), abbiamo intrecciato braccialetti e ballato scatenate sulle note di Ed Sheeran.
Al mondo ci sono migliaia di lingue e a volte è difficile conoscerle bene al punto da poter raccontare pensieri, idee, emozioni, ma a Manosque, in casa di Fanny c’erano una studentessa italiana e una francese che esprimevano la loro gioia ridendo allo stesso modo.
La sera messaggiavo un po’ con la mamma: “Sì sto bene, non ho caldo”, “No, no, neanche troppo freddo”,” Sì, ho mangiato a sufficienza” “D’accordo, se sto male prendo le medicine, ma guarda che sto bene!” “Ciao mamma, devo proprio andare, ciao, ciao”.
Al mattino seguivamo al College Mont d’Or le lezioni di matematica, latino… Gli alunni si spostavano nelle aule a seconda della materia e l’intervallo si svolgeva, anche in inverno nel cortile della scuola. Simpatici i ragazzi francesi! Come mi piaceva sentir pronunciare il mio nome da loro: Letizià … Letì, aveva un suono così delicato, cosi…francese!

Letizia

 

Diario di bordo 

Mercoledì, 14 Febbraio 2018
1°Giorno

Finalmente il tanto atteso giorno della partenza è arrivato!
Tutti erano pronti, felici ed eccitati. Dopo aver caricato le valigie sul pullman siamo partiti per la nuova avventura.
Durante il viaggio abbiamo fatto qualche sosta per sgranchirci le gambe e dopo cinque ore di viaggio siamo giunti a Manosque.
Prima di arrivare alla scuola dei nostri corrispondenti ci siamo fermati in una fabbrica di cosmetici, l’ “Occitane”, nata nel 1976, dove si percepivano tantissimi buoni odori: fiori e agrumi erano i profumi dominanti.
E’ stata una visita divertentissima e profumatissima.
Al College Mont d’Or, la scuola dei nostri corrispondenti, siamo stati accolti con una piccola festicciola: dolci squisiti e bevande in abbondanza.
Finalmente ognuno di noi è stato accompagnato presso le rispettive famiglie dove abbiamo cenato e chiacchierato, rigorosamente in francese!

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Giovedì 15 febbraio 2018
2° Giorno
E’ suonata la sveglia! Tutti in piedi alle 6:30 del mattino, che stanchezza!!
Ci attendeva però un’abbondante colazione prima di partire alla scoperta della nuova scuola.
Tutti noi ragazzi abbiamo assistito a varie lezioni che si svolgevano ognuna in aule differenti. Questo metodo mi è piaciuto molto, anche se mi è risultato difficile orientarmi all’interno della scuola. Nel pomeriggio abbiamo visitato Manosque e arrivati alla via principale le professoresse ci hanno lasciato del tempo libero per lo shopping.
Manosque è un grazioso paese posto su una collina; il suo centro storico è circondato da mura con quattro ingressi corrispondenti ai punti cardinali. Ricorda molto i nostri borghi medievali umbri.
Arrivata l’ora di cena siamo rientrati in famiglia.

Venerdì 16 febbraio 2018
3° Giorno

Sveglia al solito orario per assistere alle lezioni scolastiche. Sole due ore però oggi, perché avevamo in programma una gita ad Avignone, una città grande e importante circondata da alte mura e attraversata dal fiume Rodano. Una particolarità di questa città che mi ha colpito molto è il suo colore molto chiaro.
Come prima visita abbiamo percorso il famosissimo pont d’Avignon, che è stato portato via varie volte dalle piene del Rodano, quindi definitivamente abbandonato nel XVII secolo.
La sua storia ci è stata raccontata da una audioguida.
Dopo il pranzo al sacco abbiamo visitato il Palais des Papes, un grandioso esempio di architettura gotica, fu eretto nel secolo XIV per il trasferimento della curia papale da Roma ad Avignone.
Come guida ci è stato fornito un tablet munito di auricolare che ci permetteva di vedere le stanze anche come erano un tempo.
É stata una meravigliosa visita, ma purtroppo anche questa giornata è finita.

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Sabato 17 febbraio 2018
4°Giorno

Arrivato il giorno della partenza ci siamo ritrovati davanti alla scuola per i saluti:
tutti i ragazzi italiani con i rispettivi corrispondenti e le loro famiglie.
Lungo la strada del rientro ci siamo fermati a Mentone, una città provenzale molto colorata. In questo periodo si festeggia l’ ottantacinquesima Fête du citron. Sulla via principale sono state organizzate sfilate di carri addobbati con agrumi, coriandoli, danzatori e gruppi folcloristici. Gli agrumi formano sculture temporanee nei toni smaglianti del giallo e dell’arancio. Alcune raggiungono anche i dieci metri di altezza. Quest’anno la festa si ispirava al cinema di Bollywood, il cinematografo indiano con l’elefante, la mucca sacra e tanti altri carri che hanno sfilato lungo la “promenade” e nel centro cittadino tra gli applausi dei moltissimi spettatori.
Sono tornata a casa molto soddisfatta. Quest’esperienza è stata molto costruttiva: ho imparato a rapportarmi con persone sconosciute, in una lingua diversa dalla mia e  con abitudini diverse. Ho imparato ad essere più responsabile di me stessa, nella gestione del mio tempo e del denaro. Ho avuto la fortuna di essere accolta da una famiglia molto gentile e premurosa.

Marta