Il ricordo della grande guerra sui volti dei soldati

La visita alla mostra di disegni “L’altra faccia della guerra” di Sergio Bollani presso il circolo “lo stanzone” venerdì 27 Maggio ci ha aiutato ad approfondire il tema della guerra e a capire l’arte del disegno che,come diceva Modigliani “non deve morire perchè la sua fine significherebbe la fine dell’arte stessa”.WIN_20160527_112700

In un anno e mezzo l’artista ha disegnato su grossi fogli con la matita 2H i volti dei soldati americani,australiani,tedeschi,canadesi,italiani,cinesi,rumeni,russi,e austriaci che hanno partecipato alla 1°Guerra Mondiale.

Il signor Bollani ci ha spiegato in modo dettagliato le tecniche con cui riesce a rappresentare così realisticamente i corpi,le espressioni e i volti dei personaggi che riporta su fogli anche di grandi dimensioni.

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La tecnica usata  secondo lui è semplice e lineare.Essa consiste  nello stabilire preventivamente le dimensioni definitive del disegno che si intende realizzare poi nella quadrettatura o griglia della stessa fotografia e in proporzione anche del foglio su cui riprodurre l’immagine.I riquadri sul foglio devono essere ingranditi proporzionalmente per ottenere il corretto dimensionamento della foto originale.Infine si abbozza il disegno sul foglio procedendo alla sua definizione dettagliata.La difficoltà,quando il disegno è grande è quella di renderlo omogeneo per cui è necessario dare particolare attenzione ai chiaroscuri.Per ottenere buoni risultati occorre utilizzare la matita a punta dura perchè,proprio per la sua durezza,permette di scurire più volte lo stesso punto fino ad ottenere il risultato voluto.

Se il disegno è di dimensioni tali da richiedere più fogli occorre fare una sovrapposizione accurata per non avere difformità e questa operazione va apportata a disegno concluso.Si effettueranno infine gli ultimi ritocchi e si utilizzeranno pannelli di faesite per incorniciare il disegno che ,date le dimensioni,è definito “monumentale”.

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Abbiamo chiesto la motivazione che lo ha spinto a rappresentare in dimensioni così grandi questi soldati e lui ci ha risposto che era sua intenzione commemorare i 100 anni della prima guerra mondiale in modo particolare riproducendo fedelmente ritratti fotografici di gruppo dell’epoca.I soldati di entrambi gli schieramenti ricorrevano alla foto di gruppo per fissare in un’immagine quel momento di condivisione fatto di attese,sofferenze e lutti e inviare a casa ai loro cari un messaggio rassicurante.

Abbiamo capito,osservando i disegni del Sig.Bollani che per lui commemorare la grande guerra significa porre l’attenzione sull’aspetto umano cioè sul vissuto che traspare dai volti dei soldati.E,osservando con attenzione i disegni ,specialmente quello di 8 metri di lunghezza per 2 di altezza,abbiamo notato l’assenza  di armi,le divise diverse,ma gli sguardi molto simili perchè in risalto non c’è il soldato ma l’uomo.Sui volti si può notare un’espressione che rispecchia gli orrori da loro vissuti ,ma anche la rassegnazione e la speranza per la fine della guerra.

Infatti la mostra vuole essere una riflessione sull’uomo e in particolare su quelli uniti dallo stesso tragico destino ,dalla stessa fragilità ,ma anche  dallo stesso desiderio di pace.

I disegni di Bollani improntati ad un realismo e ad una rigorosa inquadratura frontale dei personaggi ci hanno permesso di cogliere proprio questi messaggi e di conoscere la pratica del disegno monumentale poco nota in Italia.

Melissa,Giulia,Federico,Marvin,Beatrice,Alessia,Sara,Alessandro.