“Come diventare scrittori”

Anche quest’anno noi alunni delle classi terze della scuola Dante abbiamo incontrato una scrittrice,  Elisa Pianetta: è venuta a leggere delle storie del suo libro che ha scritto con la collaborazione di Angelo Vicini ” Giganti, Gnomò e focacce volanti”.

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Ci ha spiegato come diventare scrittori. Lei è stata una bambina fortunata perchè aveva dei genitori che le raccontavano molte storie. Leggi, leggi e leggi e alla fine ha cominciato a scrivere. Abbiamo capito che bisogna leggere tanto…infatti con l’insegnante d’italiano spesso andiamo in biblioteca per leggere e far viaggiare la fantasia.
Che bello!!! Ogni anno incontriamo autori di libri e ci raccontano le loro storie.

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Anche a noi piacerebbe diventare degli scrittori famosi…ma adesso ci accontentiamo di scrivere semplici storie divertenti.

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Classe 3 A  primaria Dante

Ricordando la Prima Guerra Mondiale

Lunedì 5 novembre ci siamo recati con un nutrito gruppo di alunni di tutte le scuole della nostra città sul sagrato del Duomo di Voghera per celebrare la festa delle Forze Armate ed il Centenario dalla fine della Prima Guerra Mondiale. Eravamo accompagnati dal Dirigente Dt. Barbisotti, dalla prof. Rita Inglese, dal sindaco Barbieri, dagli amministratori comunali di Voghera, dalle varie associazioni d’arma e da tanti cittadini. La festa nazionale delle forze armate è stata istituita per ricordare la fine della prima guerra mondiale, avvenuta il 4 novembre 1918 con l’armistizio di Villa Giusti a Padova. Le trattative dell’accordo cominciarono il 29 ottobre 1918 durante la battaglia di Vittorio Veneto e si conclusero il 3 novembre 1918 tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico. L’attuale ministro della difesa Elisabetta Trenta durante la commemorazione dell’evento ha così commentato: “Oggi la pace non è un bene scontato che possiamo permetterci di dare per acquisito, ma è qualcosa che va costruito e preservato ogni giorno”.

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La nostra celebrazione è iniziata con la cerimonia dell’alzabandiera sul sagrato del Duomo. Tutte le Forze di Polizia, le associazioni d’Arma e le autorità si sono schierate salutando la bandiera italiana mentre la banda suonava l’inno nazionale. La messa è stata celebrata da monsignor Canessa che ha ricordato il sacrificio di molti ragazzi della nostra età o poco più per la patria durante la Prima Guerra Mondiale. Alla funzione hanno partecipato molte delegazioni delle scuola cittadine con il loro cori e la sezione musicale del nostro istituto ha suonato l’Inno di Mameli. Al termine della messa il sindaco ha ringraziato le scolaresche che hanno partecipato alla manifestazione e ha spiegato l’importanza del ricordo di questi eventi per fare in modo che non si ripetano, ricordando le parole pronunciate il giorno prima a Trieste dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

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Fuori dal Duomo si è composto il corteo che ha raggiunto il Monumento ai Caduti di via Ricotti, dove si è svolta la deposizione delle corone d’alloro alle lapidi, mentre la banda suonava Il Piave e l’inno italiano. Sotto i portici è stato anche scoperto un tondo dedicato alla medaglia d’Oro al Valor Militare Luigi Coralli. Infine, nell’Aula Magna dell’istituto Calvi, il capo delle forze dell’ordine ha tenuto il discorso conclusivo, sottolineando nuovamente l’importanza di non dimenticare e l’autrice Simona Guioli ci ha presentato il libro “Gli eroi della Prima Guerra Mondiale in Oltrepò Pavese”.

Le celebrazioni a cui abbiamo assistito, i discorsi delle varie Forze Armate che abbiamo ascoltato sono stati per noi ragazzi motivo di riflessione. Per fortuna noi studenti siamo lontani dalla guerra ed è per questo che vogliamo onorare e ricordare con gratitudine tutti i giovani, e non solo, che sono morti durante i conflitti. Mentre venivano deposte le corone alla memoria dei caduti abbiamo sentito forte il fatto che non siamo solo individui all’interno di una famiglia, ma che facciamo parte anche di una Nazione, di una stessa Patria. Leggere ogni singolo nome dei caduti della nostra città ci ha fatto riflettere sul fatto che noi giovani dobbiamo onorare la loro memoria adoperandoci contro ogni forma di guerra.
Alice, Camilla, Edoardo, Emma R., Giulio, Kinga, Martina G.

 

Questa è stata una giornata piena di ricordi. Abbiamo celebrato i numerosi soldati morti in guerra, coloro che hanno svolto ruoli fondamentali nel primo conflitto mondiale e le Forze armate.

Greta

 

Ogni guerra è terribile ed io mi ritengo fortunato di vivere in uno stato in cui da tempo non c’è più la guerra e ciò grazie all’istituzione dell’Unione Europea. Ricordare e festeggiare la fine della prima guerra mondiale è secondo me un modo giusto per far capire a tutti, ma proprio tutti cosa vorrebbe dire farne un’altra.

Luca

 

Alcuni di noi hanno suonato in chiesa l’Inno di Mameli: è stato emozionante perché è bello restare uniti anche in un momento di tristezza. La musica ci fa sentire tutti fratelli, sia nei momenti belli che in quelli tristi e dolorosi.

Andrea

 

Quando sul sagrato del Duomo è stata issata la bandiera tricolore ho provato orgoglio perché ho pensato all’Italia come paese importante, unito e forte. Le letture dei militari mi hanno fatto pensare al vero valore della pace. Mentre seguivo il corteo diretto al monumento ai caduti pensavo e ripensavo ai tutti i soldati morti per noi. Questa manifestazione mi ha fatto riflettere molto.

Valentina