Una lezione di storia …. dal vivo

Martedì 16 maggio la lezione di storia è diversa dal solito.
Non si svolge in classe: ci rechiamo alla Sala Pagano per visitare la mostra sulla prima guerra mondiale.
La Sala Pagano è un locale di proprietà del Comune, situato in Piazza Cesare Battisti, in quello che i vogheresi chiamano “Palazzo Poste e Telegrafi”. L’edificio è stato costruito nei primi anni del Novecento in stile Liberty. Un tempo era la sede della Banca d’Italia ed entrando nella sala di forma ottagonale abbiamo subito notato gli antichi sportelli: sembra una banca dei film western!

Poi il nostro sguardo è stato attirato dalla cupola in vetro al cui centro è collocato lo Stemma della Città di Voghera: un’aquila imperiale in campo dorato con strisce nere ed argente e  sotto un campo rosso.

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(Roberta, Sofia, Alessia)

La mostra che ci apprestiamo a vedere è dedicata alla Prima Guerra Mondiale (1914-1918), chiamata anche Grande Guerra
1. perché coinvolse moltissimi paesi : Germania, Russia, Francia, Italia, Impero Austro-Ungarico, Impero Britannico, Giappone, Stati Uniti …
2. per l’altissimo numero di morti ( tra i 9 e i 10 milioni solo tra i militari)
3. per le nuove tecnologie messe in campo (aerei, gas ..)
4. per le conseguenze catastrofiche..
L’Italia entrò in guerra solo un anno dopo, il 24maggio 1915.
A Voghera l’entrata in guerra comportò la chiusura anticipata dell’anno scolastico 1914-1915 e la sostituzione degli esami con semplici scrutini finali. Fu poi istituito un “servizio estivo” in via Cavour per aiutare gli scolari bisognosi di assistenza morale e materiale. Abbiamo appreso queste notizie leggendo i giornali dell’epoca esposti sui pannelli: “Voghera Nuova”, “All’erta”, “L’uomo che ride” e “Vita Vogherese”.

(Alessia, Marta, Emma)

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Noi siamo interessate ai pannelli che illustrano il ruolo delle donne durante la Prima guerra Mondiale. Accanto a cartoline che tendono a mostrare la donna solo come moglie, figlia o fidanzata del soldato, ci sono fotografie che mostrano la dura realtà di donne che lavorano nelle fabbriche, curano feriti in guerra, addirittura alcune lavorano nelle trincee. Le donne aristocratiche e borghesi si impegnarono ad organizzare raccolte di denaro o di materiale per le famiglie dei soldati. Moltissime entrano per la prima volta nel mondo del lavoro a causa dell’assenza di operai maschi.
(Jasmina, Martina, Alessia)
I caduti vogheresi
Ci furono molte vittime vogheresi, per la precisione 306. La maggior parte dei militari morti in combattimento caddero sul fronte italo-austriaco, dove si concentrò l’attività bellica italiana. Ad alcuni di questi eroi sono state dedicate delle vie della nostra città. Enrico Gamalero , morto in combattimento sul monte Pertica; Mario Giovana, morto sul Carso mentre compiva una pericolosissima esplorazione durante un bombardamento; Ugo Gola morto al Col del Rosso, Spartaco Lantini e Vittorio Nassano sul fiume Piave.

(Alice, Elena, Reda)
Gli animali

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Quando si pensa agli animali in guerra si pensa subito ai muli che trainano carri con le armi per lunghi tragitti e infatti molti pannelli sono dedicati a questi animali, ma vediamo anche i cani che erano utilizzati per trovare i soldati feriti.
Poi siamo attirati da uno strano disegno di un cavallo con una specie di museruola e chiediamo informazioni alla signora Natalia Strocchi, direttrice dell’archivio storico di Voghera e curatrice della mostra. In questa guerra per la prima volta vennero utilizzati gas nocivi e per protezione vennero utilizzate le maschere antigas: sia per i soldati che per i cavalli!
Quante cose abbiamo imparato, anche fuori dall’aula.

(Davide, Nezar, Alessandro, Tommaso)