NOVELLO ROBIN HOOD

Mauro Nespoli è tornato a farci visita lunedì mattina per un’intervista esclusiva.

Mauro è nato a Voghera il 22 Novembre 1987 e si è appassionato al tiro con l’arco a 10 anni. Si è sempre sentito un difensore dei deboli e da bambino, approfittava della sua imponente corporatura per proteggere i più piccoli dai dispetti dei bulletti. Ammirava l’arciere Robin Hood e non gli sembrò vero di poter abbracciare un arco come il suo eroe.

Robin
Si dimostrò subito un grande campione: nel 1998 (a anni 11!) vinse la sua prima medaglia d’oro ai Giochi della gioventù. Fece il record italiano junior. Nel 2002 è stato convocato nella nazionale italiana di tiro con l’arco, nel 2003 fece il record mondiale junior .
Nel 2008 partecipò ai giochi di Pechino, lo stesso anno, il 20 Maggio venne convocato in aereonautica militare, superando il bando di concorso del Centro Sportivo dell’Aeronautica Militare. Nel 2012 invece vinse l’oro ai giochi olimpici di Londra nella gara a squadre. Fece una figuraccia ai campionati
del mondo a Parigi dove venne eliminato al primo turno.
Nespoli ci ha raccontato la sua vita e la sua carriera in modo simpatico e ci ha veramente divertito con i suoi aneddoti. Diventare un campione costa però molti sacrifici e Mauro non ha mai fatto le vacanze estive, perché in estate ha sempre le gare.
Grazie, campione, del tuo tempo e della tua amicizia.

Sofia, Davide e Francesco

L’intervista

Quali abilità sono necessarie per poter praticare il tiro con l’arco ad alto livello?

Il tiro con l’arco è uno sport per tutti, non ha bisogno di particolari capacità, però per riuscire bene occorrono: equilibrio, concentrazione e capacità di mantenere l’arco. Inoltre il talento da solo non è sufficiente per raggiungere risultati ad alto livello, serve anche tanto allenamento e ci vogliono molti sacrifici: io non mi sono mai fermato ad eccezione che per l’esame di maturità scientifica.

Qual è attualmente la situazione relativa alla pratica di questo sport nel nostro territorio e in generale in Italia?

Sono sempre più i ragazzi che decidono di praticare il tiro con l’arco, grazie alle scuole che diffondono la conoscenza di questo sport tra gli alunni. Nella vostra scuola e in altre della zona si può fare tiro con l’arco nelle ore extracurricolari, a Santa Giuletta addirittura durante le normali ore di scienze motorie.

Riuscirebbe a descrivere l’emozione di una vittoria olimpica?

Il solo partecipare alle Olimpiadi è estremamente emozionante e la tensione, l’agitazione si cominciano a sentire già nei mesi e nelle settimane che precedono l’evento.  L’Olimpiade è “La Gara” con la G maiuscola, cioè la competizione più importante per un atleta. Quando a Londra vincemmo la semifinale, io ero così emozionato che non riuscivo a calmarmi e le mie gambe tremavano senza posa, poi arrivò il primo posto e la medaglia d’oro e quel turbinio di emozioni è indescrivibile

Quale vittoria le ha dato più soddisfazioni?

Quella dei Giochi della Gioventù, perché è stata la mia prima gara.

Ci farebbe un autografo?

E qui il campione si sbagliò e rispose di sì.

Così dovette firmare ogni cosa: diario, astuccio, scarpe ….

Elena e Letizia