Dal rap a Mozart : una giornata a Milano

  • Il concerto “Il classico con leggerezza” al teatro alla Scala ci ha permesso di conoscere una Milano moderna aperta ai giovani e alla musica.

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Lunedì 1° febbraio 2016 ci siamo recati a Milano. Partiti verso le 11,45 da Voghera, dopo il tratto di viaggio in autostrada, siamo stati “risucchiati” dal traffico caotico di Milano ed eccoci in Piazza della Scala, da cui ci siamo spostati a piedi verso il Duomo attraverso la galleria Vittorio Emanuele, riportata al suo splendore originario in occasione dell’Expo. Abbiamo pranzato nello spazio ultramoderno di Burger King e Spizzico, dove con nostra grande sorpresa e gioia mista ad emozione abbiamo incontrato il rapper Gionniscandal, con il quale abbiamo scattato l’imperdibile selfie di rito. Dopo la pausa pranzo ci siamo lanciati in una serie infinita di foto nelle pose più svariate, sullo sfondo del Duomo con le sue guglie svettanti. Nuova immersione nel mondo delle “celebrities”, attraverso l’incontro con tre concorrenti del Grande Fratello: una raffica di emozioni… Milano è veramente “l’ombelico del mondo”.

Chiusa la parentesi mondana, i professori ci hanno divisi in gruppi e ci sono stati consegnati i biglietti d’entrata al Teatro alla Scala per il concerto “Il classico con leggerezza”. Siamo entrati nel tempio della musica e lì siamo stati rapiti dal fascino di questo teatro, un vero e proprio luogo mitico in cui si respira un’atmosfera d’altri tempi, fra i busti dei grandi musicisti dell’Ottocento e del Novecento, i lampadari scintillanti come cascate di luce, gli stucchi dorati, le poltroncine di velluto rosso, gli specchi che creano un gioco infinito di riflessi… Occupati i posti a noi riservati nei rispettivi palchi, le luci si sono gradualmente abbassate fino ad immergerci nel buio della sala e nella magia della musica di Mozart (Quintetto in mi bemolle maggiore KV 452 per pianoforte e fiati). Dopo l’intervallo che per un breve tempo ci ha riportati alla realtà, l’incanto delle note ci ha nuovamente rapiti e trasportati nel mondo musicale di Francis Poulenc (Sestetto) e di Jean Françaix (L’heure du berger) composizioni   per flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno e pianoforte. Gli strumentisti, tutti professionisti di altissimo livello, hanno eseguito i brani in modo eccezionale e ci gratificati con un bis.

Lasciata la Scala, diretti verso piazza Castello, abbiamo incontrato un cantante di strada molto talentuoso, che ci ha intrattenuti con la sua voce calda ed emozionante; l’abbiamo ringraziato con una cascata di monetine come quelle che poi abbiamo lanciato nella fontana antistante il castello, non senza esprimere un desiderio. Calava ormai la sera e tristemente siamo risaliti sul pullman per il ritorno: abbiamo vissuto un’esperienza emozionante ed indimenticabile.

Virginia,Gaia,Sofia,Giada