Un po’ di tenerezza

Lola é entrata a far parte della mia vita cinque anni fa.
Ricordo ancora quando i miei genitori sono tornati a casa con una minuscola sorpresa: una chiwawa di tre mesi, talmente piccola che stava nel palmo della mano.
Che felicità avere un cucciolo!
Con il passare del tempo siamo diventate inseparabili.

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Lola ha il pelo lungo e nero e le zampette marroni, la coda lunga sembra un ventaglio, il musetto è grazioso e gli occhi teneri ed espressivi.
Le orecchie grandi e forse un po’ sproporzionate la fanno assomigliare a un pipistrello, tanto che mio fratello dice che è il cane di Batman.
É molto aggraziata nei movimenti e ama ricevere carezze e attenzioni.
Quando torno a casa da scuola scodinzola e saltella, sembra dire: “che felicità! Ecco Letizia!”
Io ricambio le sue gioiose attenzioni facendole dei complimenti e tenendola in braccio.
É un ottimo cane da guardia: se sente un rumore sospetto abbaia e ringhia.
É buffo vedere questa nera cagnolina con un coraggio da leone.
Lara, la mia sorellina, la insegue tutto il giorno. Povera Lola! Quanta pazienza… Non è facile essere perseguitata da una bimbetta di due anni.
Adora dormire e ogni tanto russa anche un po’.
Quando è acciambellata sul divano mio papà le dice: “È dura la vita, eh Lola?”
Questo testo è dedicato a lei, la mia cagnolina, che mai leggerà queste parole, ma che mi regala amicizia, affetto e fedeltà.

Letizia