Una passeggiata nell’arte vogherese

Il 13 dicembre 2017 la classe 1E, accompagnata dalla professoressa Oliveri e dal professore Del Conte, si è recata alla chiesa Santa Maria delle Grazie (conosciuta dai vogheresi come la chiesa dei frati), una delle più antiche chiese di Voghera, per visitare e conoscere meglio questa antica chiesa della città.

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Padre Cristoforo ci ha accolti e invitati ad entrare nella chiesa che è stata costruita più di 500 anni fa in piena campagna, in prossimità della via Postumia, in epoca romana via di collegamento tra i porti di Genova e Aquileia. Nel XII secolo la chiesa fu monastero di monaci Benedettini, fu poi ricostruita come convento su ordine dei Padri Domenicani da Vincenzo Bandello, intorno alla fine del 1400. Dal 1815 la chiesa è sede dei frati Francescani, che sono stati costretti a lasciarla nel 1848 quando l’edificio fu adibito a funzioni militari. Per un certo periodo la chiesa fu poi utilizzata come abitazione dei carabinieri, maneggio e magazzino militare, nonché come asilo. Infine il monastero è stato occupato nuovamente dai frati Francescani e dal 1926 è stato dedicato a Santa Maria delle Grazie.

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Nel coro si trova infatti un affresco che raffigura Santa Maria delle Grazie; l’affresco è stato trasportato in questa chiesa nel 1927 dal convento dei Frati Minori che doveva essere demolito per lasciare posto alla costruzione del manicomio cittadino. Dal convento è stato spostato anche l’affresco della battaglia di Lepanto. A differenza delle altre chiese che venivano costruite con l’abside rivolto verso est (perché l’est significa la nascita del sole e quindi la resurrezione di Gesù), in Santa Maria delle Grazie l’abside è verso ovest.

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La chiesa è molto semplice, è costituita da una sola navata a sesto acuto con dodici cappelle laterali ed è decorata da molti affreschi. Appena entrati abbiamo subito notato sulla “porta di benvenuto“ lo stemma dei frati Francescani, poi una lapide scritta in latino dedicata a Vincenzo Bandello e una statua raffigurante San Francesco con in braccio un bambino.IMG_2815

Passeggiando nel chiostro abbiamo potuto osservare i capitelli a crochet (detti anche a uncino) e su uno di essi è scolpito lo stemma a forma di scudo della famiglia Bandello, per questo motivo il capitello viene chiamato anche bandelliano. Il chiostro non è stato terminato perché alla morte di Vincenzo Bandello i lavori sono stati interrotti. L’arco trionfale è sicuramente la parte più importante della chiesa, a sinistra si trova San Francesco e a destra Santa Maria delle Grazie. Sotto l’arco trionfale si trova l’altare maggiore progettato da frate Sole (Costantino Ruggeri) che ricorda la forma del pane spezzato e della lucerna. Al termine della visita della chiesa, ci siamo recati nella biblioteca che contiene più di 1500 testi e libri antichi risalenti a più di 500 anni fa. Sono custoditi anche codici scritti a mano e testi stampati contrassegnati da diverse marche tipografiche del XV secolo.
Proprio in questa biblioteca ha iniziato a studiare il giovane Antonio Ghislieri, poi divenuto Papa Pio V e infine Santo.

È stata una visita molto interessante, grazie all’aiuto di padre Cristoforo abbiamo potuto apprezzare una chiesa che già frequentiamo ma di cui ancora non conoscevamo la storia. Ci auguriamo di poter visitare altri luoghi storici di Voghera grazie alla nostra scuola.

Edoardo, Camilla, Elisabetta, Emma R.