Terre nascoste ed altre avventure

Il fatidico giorno è arrivato: ci lasciamo alle spalle il pullman e ci avviamo verso l’entrata dei Setteborghi. Siamo a 650 m di altezza. 1. Arrivo e scoperta del luogo

Il rumore delle ruote delle valigie ci accompagna, mentre noi ci soffermiamo ad ammirare il panorama: le vaste colline colorate vivacemente dagli appezzamenti di terra, la lunga strada dritta, i grandi boschi spogli, i vigneti e all’entrata i graziosi e rustici alloggi.
Durante le attività esterne abbiamo notato che le colline era “chiazzate” da campi coltivati e dalle tante frazioni del comune di Romagnese: sono 82!
Durante un’escursione siamo arrivati al Tidone, un torrente di acqua limpida e fresca lungo 47 km che nasce sul monte Penice. Viene chiamato così perché Annibale il condottiero di Cartagine, aveva talmente tanto apprezzato il territorio che decise di donargli l’anello più prezioso che possedeva gettandolo nel fiume (“tibi dono” in latino = ti regalo).

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L’anello non fu mai ritrovato, ma rimane in vita la speranza.

Marta e Cristian

2. Attività esterne

Durante il nostro stage a Romagnese le educatrici ci hanno proposto un gioco molto originale: Le Terre Nascoste. Per noi è stata l’attività esterna più divertente.

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Lo scopo del gioco è quello di trovare un luogo nel bosco, personalizzarlo e poi costruire una mappa precisa in modo che gli altri gruppi lo potessero ritrovare.
Come tutte le attività era finalizzato alla creazione di un gruppo in cui tutti avessero un ruolo e collaborassero al raggiungimento dell’obiettivo richiesto.
Secondo tutti noi il gioco è stato divertente, bello, emozionante e ci ha messo alla prova.

Emma, Letizia, Alessia C. e Alessandro

L’attività esterna più coinvolgente e straordinaria è stata quella alle scuderie.

Prima di tutto, Diego ci ha spiegato come pensano i cavalli e come ci si deve comportare con loro. Noi umani siamo predatori e loro prede: quindi la natura tende a farli scappare. Dobbiamo porci a loro con molta cautela! Solo dopo questa premessa è iniziata la visita: abbiamo subito incontrato due puledri di otto mesi. L’istruttore ci ha fatto notare il loro modo di giocare, brusco e pericoloso per noi.
Abbiamo conosciuto Lord, un campione nel salto ad ostacoli. Portava una coperta perché ai cavalli che gareggiano, in età adulta viene tagliato il pelo e bisogna coprirli per non farli ammalare.
Raggiunto il maneggio, Diego ci ha proposto una staffetta con i pony, ma prima ci siamo allenati a fare l’esercizio correttamente; i cavalli infatti imparano molto velocemente e se noi glielo avessimo fare in modo scorretto, poi il pony non avrebbe più dimenticato l’errore.
Uno alla volta siamo saliti tutti sul cavallino e abbiamo portato a termine l’esercizio con la collaborazione di tutti i compagni. E anche del cavallo.

Martina, Alessia, Reda

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3. Attività interne

Le attività interne consistevano nei giochi di gruppo, ricchi di scambi di opinioni e momenti di riflessione.
Ne abbiamo fatti molti:

a) Presentiamoci
Il primo giorno, tutti curiosi ed emozionati, ci siamo presentati giocando! Le due animatrici, Alessia e Silvia, hanno distribuito delle foto dei Setteborghi sul pavimento del Club House ed ognuno di noi ha scelto un ‘immagine per raccontare qualcosa di sé.

b) Le lettere viventi
Le animatrici ci hanno diviso in tre gruppi: il muschio, le querce e le galle . Ogni gruppo doveva cercare una parola e rappresentarla con il proprio corpo. La suprema giuria era formata dal prof Cova e dalla prof Inglese.

c) Il fermo immagine
Gli stessi gruppi dovevano rappresentare un momento del pomeriggio: una foto vivente insomma.

d) La mostra di classe
Attraverso i nostri disegni abbiamo rappresentato la classe 2 E: ne sono emersi i lati positivi e quelli negativi della classe.

e) La palla della 2E
Il gioco consisteva nel passarci la palla con i piedi, rimanendo seduti e senza farla cadere!!
Non è affatto facile!

Tommaso, Alessandra, Lin Miao

4. Momenti informali

Abbiamo vissuto anche molti momenti informali di tempo libero, momenti di semplice svago, o di tranquillo relax e anche di divertimento puro.
Nel tempo libero andavamo nelle nostre stanze per prepararci all’attività successiva e potevamo rilassarci e parlare al telefono con i nostri genitori.

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I momenti di svago li passavamo in Club House, luogo comune in cui c’erano tanti giochi da fare insieme: ad esempio ping pong, biliardino, peppa (gioco di carte), ma si poteva anche ascoltare la musica o chiacchierare.

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Durante i momenti di relax potevamo stare a rilassarci e a riposarci in stanza, luogo privato, in cui non era permesso invitare altre persone. Per stare tutti insieme c’era il Club House!

Alessia Perri, Alice, Elena, Quan.