Intervista A Laura Malacalza e Luca Uttini

In occasione della chiusura del teatro “Alle Grazie”, abbiamo intervistato la figlia Laura e il nipote Luca del celebre attore vogherese Peppino Malacalza.E’ stata una bella esperienza perché abbiamo avuto modo di discutere sull’accaduto trovandoci di fronte a delle persone pazienti, disponibili e molto simpatiche.

Cosa pensa della chiusura del teatro?
E’ un fatto bruttissimo e triste,perché è molto importante per la città vantare un luogo di cultura e di svago per la popolazione .
Bisogna capire che non è vero che “con la cultura non si mangia”. Nutrire il cervello, non è meno importante di nutrire il ventre. 

Com’è stato costruito il luogo di recitazione?
I due attori vogheresi, grandi amici tra loro, inizialmente recitavano nelle piazze, quasi per gioco; poi,vedendo che la cosa funzionava, insieme a dei loro amici si occuparono personalmente della costruzione del futuro teatro. 

Pensate che i vostri appelli e quelli dei cittadini possano cambiare qualcosa?
Probabilmente no, non sarà possibile neanche da parte delle compagnie teatrali perché il teatro appartiene ai Padri francescani. 

I due attori avevano, a loro volta, dei personaggi preferiti?
A Buzzi in particolare piaceva Gilberto Govi, un commediografo genovese, che Beppe imitava benissimo (ciò era stato riconosciuto anche dalla moglie di Govi). Malacalza, invece, non aveva particolari preferenze. 

Che rapporti avevano col pubblico?
Erano molto empatici e mentre recitavano “sentivano” l’ umore del pubblico.Beppe Buzzi aveva l’abitudine ,prima degli spettacoli,di sbirciare attraverso il sipario per vedere il pubblico che c’era in sala.Inoltre usavano il dialetto per essere più vicini alla gente che li sosteneva sempre con tanti applausi. 

Cosa caratterizzava i due personaggi?
Avevano molta passione, e si autodefinivano dei “dilettanti professionisti”: non hanno mai guadagnato niente, ma tenevano enormemente ai propri spettacoli. 
Godevano con molto piacere della propria fama e spesso, quando andavano in giro, ci mettevano anche due ore per percorrere pochi passi perché tutti li riconoscevano e parlavano con loro. 

Avevano altre passioni oltre al teatro?
A Buzzi piacevano i treni, mentre a Malacalza piaceva scrivere poesie in dialetto e giocare a calcio. Inoltre era un gran tifoso di calcio, soprattutto della Vogherese. 
Prima di salutarci Luca Uttini su nostra richiesta ha recitato  la poesia “L’amicizia”scritta  da Peppino Malacalza e dedicata all’amico Gianfranco Boffelli.Noi siamo convinti che,malgrado la chiusura del teatro ,il ricordo di questi due fantastici attori “dilettanti-professionisti non morirà mai.

Elena B. Simone F.