REGOLE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

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Il coronavirus è un virus molto contagioso, per questo ci sono alcune regole da rispettare:

  1. Lavarsi bene e spesso le mani;
  2. Restare lontani un metro gli uni dagli altri;
  3. Uscire solo per le necessità importanti tipo fare la spesa;
  4. Utilizzare guanti e mascherina;
  5. Starnutire nel gomito;
  6. Rispettare le regole!!

Io e la mia famiglia le rispettiamo queste regole.

Passo le mie giornate svegliandomi tardi, aiutando la mamma nei lavori di casa, gioco, guardo la TV e poi faccio i compiti.

Quello che mi piace di più fare sono le video chiamate con i miei parenti e amici che abitano lontano.

Spero che tutto questo finisca presto e che si torni di nuovo a fare le nostre cose.

Sofia 4A primaria Dante

Intervista al sig. Coronavirus

BUONGIORNO, SONO EMMA, LA REPORTER  DELLA CLASSE 4°C.

OGGI HO IL PIACERE DI PRESENTARVI, DIRETTAMENTE DALLA CINA, IL SIGNOR CORONAVIRUS!

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PRIMA DI ASCOLTARE CIO’ CHE HA DA DIRCI, SPIEGHIAMO BREVEMENTE CHI E’ E CHE COSA  FA NELLA VITA.

E’ UN PICCOLISSIMO ORGANISMO COSI’ PICCOLO CHE LO POSSONO VEDERE SOLTANTO GLI SCIENZIATI CON I LORO MICROSCOPI.

SEMBRA UNA NORMALE INFLUENZA MA TI FA VENIRE FEBBRE, TOSSE E COLARE IL NASO.

IL SIGNOR CORONAVIRUS E’ MOLTO CONTAGIOSO. DICONO CHE SIA  NATO IN ALCUNI PIPISTRELLI DELLA CITTA’ DI WUHAN E POI SI E’ TRASFORMATO ED E’ SALTATO SUI PRIMI UOMINI CHE AVEVA VICINO.

DALLA CINA IN BREVE TEMPO SI E’ DIFFUSO  NEL RESTO DEL MONDO FINO AD ARRIVARE IN ITALIA.

ORA, CHE E’ QUI CON NOI, GLI HO POTUTO FARE QUALCHE DOMANDA:

 

  1. SIGNOR CORONAVIRUS, COSA FACEVA IN CINA?
  • ERO BEN NASCOSTO, MA, IMPROVVISAMENTE, LE PERSONE MI HANNO DISTURBATO E SONO STATO COSTRETTO AD ABBANDONARE IL MIO NASCONDIGLIO. PER CERCARNE UN ALTRO, PURTROPPO, HO INFETTETO TUTTI.
  1. COME MAI E’ VENUTO IN ITALIA?
  • IN CINA MI ANNOIAIAVO PERCHE’ NON C’ERA PIU’ NESSUNO IN GIRO. TUTTI SE NE STAVANO CHIUSI IN CASA PER PAURA DI INCONTRARMI.
  1. PERCHE’ L’HANNO CHIAMATA CORONAVIRUS?
  • PERCHE’ POSSIEDO LA CORONA COME SIMBOLO DI NOBILTA’, MA LA GENTE COMUNE MI CHIAMA COVID-19.
  1. PERCHE’ VUOLE INFETTARE TUTTI?
  • PERCHE’ VOGLIO ESSERE IL VIRUS PIU’ POTENTE DEL MONDO.
  1. PERCHE’ E’ COSI’ AGGRESSIVO?
  • CON LA MIA FORZA HO VOLUTO DIMOSTRARE AL MONDO CHE IO SONO IL RE DEI VIRUS.
  1. IN QUESTO MODO HA OBBLIGATO TUTTI A STARE CHIUSI IN CASA, LO SA?
  • CERTO CHE LO SO, MAGARI COSI’ AVETE ANCHE CAPITO QUALI VALORI REALMENTE CONTANO IN UN MONDO CHE HA SEMPRE DATO TUTTO PER SCONTATO.
  1. QUANDO PENSA DI ANDARSENE A FARE UN VIAGGIO LONTANO DAL MONDO?
  • DIPENDE SOLO DA VOI:
  1. LAVATEVI SPESSO LE MANI.
  2. NON TOCCATEVI OCCHI, NASO E BOCCA.
  3. STARNUTITE E TOSSITE NELL’INTERNO DEL GOMITO.
  4. MANTENETE LA DISTANZA DI ALMENO UN METRO DALLE PERSONE.
  5. EVITATE GLI ABBRACCI E LE STRETTE DI MANO ANCHE CON LA PERSONE CHE CONOSCETE.
  6. EVITATE LUOGHI AFFOLLATI.
  7. USCITE SOLO PER VALIDI MOTIVI.

 

SE LE REGOLE RISPETTERETE PRESTO DI ME VI LIBERERETE!!!

 

SALUTIAMO E RINGRAZIAMO IL SIGNOR CORONAVIRUS PER L’INTERVISTA CON LA SPERANZA DI NON RIVEDERLO MAI PIU’!!!

 

 

 

#ANDRA’ TUTTO BENE

EMMA GATTI 4C primaria Dante

ALMENO UN METRO

A fine dicembre 2019 dalla Cina ci giungono notizie che molte persone si sono ammalate di una forte forma di polmonite con origine probabile da un mercato di pesce e animali selvatici che vengono venduti nella città di  Wuhan.

All’inizio di gennaio 2020 il contagio si espande in tanti paesi della Cina,in poche settimane le persone colpite da questo virus sono circa 60.000  e molti purtroppo muoiono,nonostante lo Stato Asiatico abbia adottato delle misure di sicurezza molto drastiche tipo la quarantena e le chiusura di tutte le attività produttive….tutti a casa, le città sono deserte.

I più grandi Ricercatori e Virologi del mondo iniziano a studiare questo virus che verrà chiamato COVID19, non c’è un vaccino per poterlo fermare e sperano di poterlo trovare al più presto.

Molti paesi del mondo tra cui l’Italia chiudono gli aeroporti, sperando di contenere il contagio.

A fine febbraio purtroppo arriva anche da noi in Italia, colpisce soprattutto le zone della Lombardia iniziando dalle province di Lodi poi Bergamo e in poco più di una settimana tutte le altre regioni del nord Italia……ecco ci siamo!!!! Anche da noi vengono chiuse le scuole, i negozi, le palestre ecc.ecc.

In questi giorni il nostro modo di vivere è cambiato, ognuno rimane chiuso nelle proprie case, come in Cina, dobbiamo stare lontani  “ALMENO UN METRO”, mascherine, guanti, quintali di disinfettanti, per evitare il contagio.

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Studiamo on line e le maestre , quando possono ci mandano dei messaggi vocali e ci dimostrano il loro affetto anche se siamo lontani.

Mi chiedo come sarà il mondo dopo il COVID19, se ci saranno ancora tutte le persone a cui voglio bene, i miei amici, i miei compagni di scuola.

Spero di vedere presto tutti e che tutti stiano bene.

La mamma mi dice sempre che “tutto andrà bene”.

Verrà presto il giorno in cui i nostri  schiamazzi si sentiranno nei cortili delle nostre scuole e città ed i nostri sorrisi riempiranno di gioia il mondo…ma per adesso stiamo lontani “ALMEMO UN METRO”.

Giorgia Jervasi   4^ A primaria Dante

 

 

 

Lettera ai futuri bambini

Voghera 13\03\2020

Cari bambini del futuro,

sono Alice e ho 10 anni. Quest’anno la nostra nazione è stata colpita da un terribile VIRUS molto contagioso. Il CORONAVIRUS provoca delle forti polmoniti, e i contagiati combattono tra la vita e la morte. Per contenere il contagio, il governo ha attuato delle misure drastiche, che obbligano i cittadini a rimanere in casa.

Per questo hanno chiuso le scuole. Dobbiamo rimanere chiusi per non essere contagiati. Non solo…dobbiamo indossare mascherine e guanti per non trasmettere la malattia.

Per me è veramente noioso restare a casa; non sto facendo granchè tranne i compiti che le maestre ci inviano per tenerci allenati: vi assicuro che non ci si diverte affatto.

Stamattina ho preparato un cartellone con un bellissimo arcobaleno su cui c’è scritto:- Tutto andrà bene.

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Nonostante i rischi, alcune persone non rispettano le regole. Per questo motivo le misure per contenere il contagio diventano ogni giorno sempre più restrittive.

Spero che questa situazione finisca al più presto e di ritornare alla vita di tutti i giorni. Sicuramente verrà trovato un vaccino e voi bambini del futuro non avrete  problemi… ma tutto questo che vi ho raccontato lo troverete sui libri di storia.

Ciao a tutti voi!

Da una bambina dei tempi del coronavirus

Alice Mazza 4A primaria Dante

Io e il coronavirus

Diario di un periodo vissuto chiuso in casa per l’emergenza Coronavirus COVID 19

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Il coronavirus, questa epidemia ormai mondiale sta “assaltando” le nostre TV, il telegiornale ci aggiorna sempre su ciò che succede nel mondo e ora sta parlando praticamente solo del COVID 19, anche nelle pause pubblicità ci danno indicazioni, consigli per contrastare questa malattia.

Questo coronavirus si può definire in diversi modi: malattia, epidemia, (nome tecnico) COVID 19, c’è addirittura chi afferma sia solo un’influenza, ma sinceramente non ho mai visto nessuno morire di influenza; ritengo sia un’epidemia, di cui ancora la provenienza non è certa. Però questo momento, almeno per me è invivibile! Devo stare sempre a lavarmi in continuazione le mani, devo mettere quintali di amuchina che serve per eliminare i germi e batteri.

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Inoltre il ministro della pubblica istruzione ha avuto l’iniziativa di fare questa didattica a distanza: io non ce la faccio più a seguire il programma scolastico!
La chat dei genitori è piena di compiti da fare e sinceramente sono un po’ indietro.
Sento troppo la mancanza dei miei compagni di classe, tutti, sia quelli a cui sono più amico sia a quelli meno; in questi giorni mi sto ricordando di tanti momenti passati insieme: le risate, le liti .

E anche le maestre mi mancano un po’: quando mi richiamavano se facevo qualcosa di sbagliato, i bei voti presi a scuola (purtroppo mi ricordo anche dei brutti voti). Ah, che bei momenti! Ma quando torneremo a scuola, se prima o dopo giugno so che sarà dura.
L’unico vantaggio che riesco a trarre da tutto ciò che non si recupera a giugno… almeno per ora, chi lo sa magari poi cambiano idea (speriamo di no).

Ma ora torniamo nel fulcro della situazione, qua in Lombardia non è molto bella la situazione, (come nel resto dell’Italia) perché non si può più uscire di casa, se non per fare rifornimento di cibo, per lavoro o per problemi di salute (non per il COVID 19).
Infatti i negozi di alimentari e farmacie sono aperti. Ma sapete di chi è una buona parte di colpa? Io si, ed è di quegli sconsiderati che nonostante il presidente del consiglio Conte abbia comunicato di non uscire dalle proprie abitazioni, dopo la chiusura della Lombardia si sono frettolosamente recati in mucchio, violando la regola del metro di distanza, nella principale stazione di Milano, così se uno di questi avesse avuto il virus l’avrebbe trasmesso sia ai passanti in stazione e sia ai parenti o amici dai quali si sono recati.

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Ma il vero problema non è la gravità del virus ma è il fatto che in tutta Italia ci sono 3.000 posti letto in terapia intensiva su 60.000.000, quindi i medici sono arrivati al punto di scegliere chi salvare e chi no.
Speriamo presto di tornare alla vita di tutti giorni.

Umberto Rescalli classe 4^A Dante

RICORDI E PENSIERI DI UNA SETTIMANA SPECIALE

ALEX: “Il 12 Gennaio, noi bambini di 5°, siamo partiti per andare in settimana bianca. Arrivati a Foppolo abbiamo indossato per la prima volta scarponi e sci e abbiamo iniziato ad imparare a sciare. Ci siamo sentiti subito dei professionisti ma sapevamo bene che avevamo tanto da imparare!”

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RICCARDO: “La settimana bianca è stata un’esperienza molto emozionante. Ci sono state cose che mi sono piaciute un sacco come la fiaccolata perché era di sera e vorrei rifarla e poi pattinare…. e’ stato bellissimo, cadevo e ridevo, mi rialzavo e ricadevo. È stata anche un’occasione per conoscere nuovi amici e parlare con loro”.

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GIORGIA D.: “Imparare a sciare è bellissimo, ti diverti e continui a farlo, non vorresti mai smettere, è un divertimento infinito! Ho imparato ad andare con gli sci paralleli o con la tecnica dello “spazzaneve”.

MARGHERITA:“La settimana bianca è stata per me un’esperienza fantastica. Ho fatto nuove amicizie e approfondito i rapporti con i compagni che conoscevo già”

CAMILLA: “A Foppolo ho lasciato un pezzo di me! Ho pure pianto, lo ammetto, ma non per la mancanza di mamma e papà ma per la stanchezza e la paura di non riuscire a sciare. Sono felice di esserci andata e ci tornerei altre 1000 volte”.

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GAIA:“Questi 5 giorni di Scuola in montagna sono stati impegnativi! Abbiamo imparato quasi a sciare! La sera, in albergo, abbiamo fatto tante cose interessanti: il primo soccorso alpino, una gara canora, la lezione sul formaggio del pastore Angelo e persino la camminata notturna nel bosco! Si vedevano mille stelle con dei colori nel cielo che non avevo mai visto prima. Nonostante la nostalgia di casa mi sono veramente divertita e sono pronta a tornare l’anno prossimo”.

VALERIA: “A Foppolo è stato bellissimo, ho visto paesaggi mai visti prima! Alloggiavamo in un bel hotel dove c’erano dei bravissimi camerieri. Sciare secondo me è un po’ pericoloso però il mio gruppo aveva dei maestri di sci molto organizzati e noi non abbiamo mai avuto paura di romperci niente!!”

GIACOMO: “Durante la settimana bianca ho imparato ad organizzarmi e gestire le emozioni, anche quella di stare senza genitori per tanti giorni. Poi sciando non hai il tempo di pensare a loro! L’albergo era ordinato, la colazione era buona e a pranzo e cena si mangiava sempre pasta, carne e patatine. Mi sono divertito molto.

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NICCOLÒ: ” Per me la Settimana Bianca è stata un’esperienza indimenticabile. Io non avevo mai sciato e adesso ho imparato. Se potessi ci tornerei!”

RICCARDO: “Una sera ci siamo divertiti molto preparando le canzoni da intonare durante la fiaccolata finale.Tutte le canzoni facevano piangere dal ridere e i giudici erano tutti i maestri, tra essi il più importante era il presidente giudice Professor Buccino! Tutta la serata è stata indescrivibile e divertentissima”.

ALICE: “Foppolo è stata la mia prima esperienza fuori casa, ero un po’ agitata ma poi tutto è passato. Mi è piaciuto molto stare con le mie amiche tutto il giorno. Una cosa molto emozionante è stata prendere la seggiovia per la prima volta. I maestri di sci erano molto pazienti e simpatici ed i nostri accompagnatori erano sempre disponibili e attenti ai nostri bisogni tanto da non farci sentire la nostalgia di casa.”

MATTIA: “La mia esperienza in montagna è stata davvero emozionante. I momenti più significativi per me sono stati quelli della partenza e della gara. Il giorno della partenza non stavo più nella pelle , continuavo a chiedere ai miei amici quando saremmo partiti e quando saremmo arrivati. Il giorno della gara ero emozionatissimo, volevo subito mettere gli sci ai piedi e salire in cima per scendere velocissimo. Dopo la gara mi sono sentito stanchissimo e mi sono buttato sulla neve … sciare mi rende felice!”

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FILIPPO: “La voce dell’altoparlante stava per annunciare i nomi dei vincitori della gara di sci:” Chiamato al podio… al terzo posto, con un tempo di 57,6 secondi GIANNOTTI FILIPPO! ” Io sono quasi svenuto per l’emozione. Dopo qualche giorno ho visto la foto di tutti noi sul giornale e ancora non ci credevo!”

ALEKSANDRA: “Quando sono arrivata in montagna ho subito capito che non era come pensavo. Mi sono sistemata in camera con tre bambine della 5B e subito abbiamo deciso di fare un pigiama party, purtroppo però si è spenta la luce per un guasto all’impianto elettrico e ho pensato che i giorni successivi sarebbero stati peggio del previsto. Ma mi sbagliavo, perché il giovedì siamo andati in una discoteca proprio quando ero già disperata. Era una discoteca vera, con una pista gigante dove ci siamo divertiti tanto. Che bella serata!”

LORENZO: “Secondo me andare a Foppolo è stata un’esperienza fantastica ! Lo rifarei ancora!”

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GIORGIA A.: “La settimana bianca è stato un bellissimo progetto per crescere, imparare a badare a noi stessi senza mamma e papà, fare nuove amicizie e stare in gruppo. Il primo giorno avevo un po’ di paura a sciare ma grazie agli istruttori che ci hanno dimostrato che con impegno si poteva andare molto lontano ho preso coraggio e mi sono lanciata a sciare anche sulla pista blu e rossa senza avere paura. Al ristorante, altro che cibo di scuola! Si mangiava benissimo! Di questa settimana avrò molti ricordi. Grazie a istruttori, insegnanti e prof, cuochi e camerieri ho passato una settimana davvero bella!

SERENA: “Ero super contenta di partire per la settimana bianca, però non è andata come me l’aspettavo perchè il secondo giorno mi sono rotta un braccio! Nonostante l’infortunio sono rimasta lì lo stesso e non mi sono mai pentita di questa decisione presa perchè tutti sono stati fantastici con me. E’ stata un’esperienza bellissima, mi rimarranno tutti nel cuore e non smetterò mai di ringraziare tutte le maestre e le professoresse che sono state meravigliose. Un grazie di cuore al Prof. Buccino che si è fatto un giro con me in ambulanza.”

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Le classi quinte primaria Dante

LA CENERENTOLA DI ROSSINI: GLI ALUNNI ALLA SCALA. Uno spettacolo indimenticabile

Voghera, 19\12\2019

Gli alunni delle classi quarte scuola primaria Dante, si sono recati a Milano per andare al teatro alla Scala. L’Opera di Rossini che hanno ammirato, è stata La Cenerentola cantata da straordinari attori.

Appena arrivati si sono posizionati nei palchetti e hanno osservato il meraviglioso Teatro, uno dei più famosi al mondo.

Con gli occhi pieni di stupore e la bocca semiaperta hanno assistito all’Opera.

La storia veniva narrata da un attore che interpretava Il Famoso compositore del 1800, anticipava le scene e aiutava a capire. Poi un’orchestra e il suo direttore completavano lo spettacolo con il suono della loro musica esilarante.

Alla fine di ogni atto scrosciavano applausi da tutto il teatro: era meraviglioso!!!

Per concludere gli attori hanno invitato i bambini nel Foyer per le fotografie e gli autografi.

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Usciti dal teatro gli alunni hanno raggiunto piazza Duomo dove era allestito il Grande albero illuminato. Hanno fatto un girotondo e con la musica natalizia di sottofondo si sono augurati un buon 2020.

Soddisfatti, i bambini non potevano desiderare un regalo più bello!!!

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Gli alunni delle classi 4 A-C primaria Dante

Un pomeriggio alla Scala di Milano

Noi alunni della classe quinta del plesso San Vittore abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il giornalista Marco Quaglini lo scorso 21 marzo presso la sede Dante. Dopo un’interessante lezione di giornalismo, ha organizzato delle piccole redazioni in cui ci si confrontava su avvenimenti importanti successi negli ultimi mesi a scuola. Seguendo le sue indicazioni e i preziosi consigli, abbiamo scritto quanto segue. Continua a leggere Un pomeriggio alla Scala di Milano